Quando qualcuno ti dice “Eh ma le avitaminosi sono scomparse” oppure “l’alimentazione ci da tutto quello che serve”. Sì, ci sta dicendo una cosa vera, l’alimentazione qui da noi è sufficiente a evitare queste avitaminosi gravi. Ma questo significa che è sufficiente a dare i livelli ottimali? Questa è la domanda che dobbiamo farci. Perché è sbagliato pensare: o sono in salute o sono malato.
Occorre fare un cambio di paradigma. Lo stesso Albert Szent-Gyӧrgyi, premio Nobel per la medicina nel 1937 per le sue ricerche sulla vitamina C, sosteneva che è sbagliato pensare che in assenza di scorbuto i livelli di vitamina C siano ottimali. Lo scorbuto è lo stadio finale di una carenza che può creare danni anche se non arriva mai a manifestarsi clinicamente nella sua pienezza.
Anche l’OMS nel 1946 ha definito come salute una condizione di completo benessere fisico, psichico e sociale e non come la sola assenza di malattia.
Per capire possiamo immaginarci 3 fasce:
- La prima fascia è quella in cui le tue riserve sono molte alte, al grado massimo, e i livelli di stress sono molto bassi. È questa la vera situazione ottimale
- La seconda fascia è quella in cui le tue riserve sono molto basse, e i livelli di stress sono molto alti. E questa è la condizione di “malattia”
- Esiste però una fascia intermedia tra la 1 e la 2 è la c.d. “fascia grigia” o “scale di grigio” caratterizzata da sintomi vaghi quali: fatica, la stanchezza, mal di testa, problemi intestinali, cattivo umore.. che acuiscono anche in intensità, mano a mano che dalla fascia 1 ci spostiamo nella fascia 2. E sono sintomi che spesso vengono considerati qualcosa di normale, ma che in realtà sono già segno di una salute sub-ottimale, perché se sei davvero in una condizione ottimale, non percepisci nessuno di questi sintomi!!
Che cosa ci impedisce di stare sempre nella prima fascia, e quindi in uno stato ottimale?
- L’impatto del cibo industriale moderno: il cui vero scopo non è quello di nutrire ma di sfamare
- la nostra quotidianità frenetica e irregolare: che ci porta a fare pasti veloci, con cibi pronti o precotti, e la continua gestione delle pressioni e dello stress dovuti agli impegni.
Prova a pensarci:
- Chi mangia realmente 5 porzioni di frutta e verdura al giorno?
Sono 400g che ATTENZIONE è la quantità MINIMA consigliata per prevenire malattie croniche (malattie cardiache, cancro, diabete, obesità)
(una porzione di frutta e verdura corrisponde a circa 80 grammi, la quantità che sta in una mano oppure in mezzo piatto nel caso di verdure cotte) - Chi si espone a petto nudo tra le 11 e le 15 ogni giorno?
Sì perché questo è l’unico periodo di tempo reale in cui si sintetizza vitamina D e ATTENZIONE questo avviene SOLO in estate e visto che poi la tendenza durante l’anno è di essere coperti, quella quantità non è sicuramente sufficiente a garantirci livelli adeguati (e la vitamina D è un ormone troppo importante per essere sottovalutato per il suo ruolo chiave).
Questi sono solo due esempi per farti capire l’importanza dell’argomento ma, visto che è un argomento che spesso ci viene richiesto, faremo un video più specifico in cui approfondiremo ancora meglio alcune delle carenze più comuni.
E Tutto questo, perché? Perché come abbiamo detto il nostro obiettivo deve essere il grado di salute ottimale, non quello minimo, vicino alla condizione di malattia. E rimanerci il più a lungo possibile, per più anni possibili della nostra vita.
Ecco allora il ruolo degli integratori come supporto alla salute. Per integrare, come dice la parola stessa, quello che manca o quello che non riusciamo ad assumere. Così come quando metti gli occhiali o le lenti a contatto, perché lo fai? Per “integrare” la tua vista che altrimenti sarebbe carente.
Quindi associata ad una alimentazione il più corretta possibile, all’attività fisica e a tecniche di rilassamento e gestione dello stress, l’integrazione alimentare può fare la differenza per raggiungere e rimanere in una condizione ottimale.
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