Problemi per vegani

 

In questi ultimi anni ci siamo resi conto parlando con le persone che sta accadendo una cosa curiosa. Si perché siamo passati da una inconsapevolezza su ciò che è e significa nutrizione al fiorire di tantissime ideologie alimentari (Vegani, vegetariani, crudisti, paleolitici, fruttariani) Il risultato inevitabile che ne è conseguito è stato una grandissima confusione.

Facciamo un po’ di chiarezza. L’essere umano è onnivoro. Essere onnivori vuol dire aver acquisito un’adattabilità alimentare superiore e questo ha rappresentato un netto vantaggio sul piano evolutivo.                                           Tutte le tribù alimentari confondono gli aspetti nutrizionali con quelli etici, ignorando i dati scientifici.  La verità è che l’essere umano non può prescindere dalle proprie necessità biologiche e nutrizionali in funzione di un’idea che si fa sulla natura, e le regole del mangiare sano con un fondamento scientifico sono poche e molto chiare. Il resto è rumore che confonde e distoglie dalle scelte concrete.

Ad es: Secondo l’Università di Harvard le diete vegetariane e vegane possono essere sane, anche se a volte difettano di alcuni nutrienti, mostrando carenze in: proteine, calcio, ferro, vitamina B12 e Omega3.                               In particolare la vitamina B12 si trova solo nelle fonti animali; e gli acidi grassi omega-3 si trovano sia nel pesce che ad esempio nei semi di lino, ma il nostro corpo non riesce ad assorbire la forma vegetale, così come fa con gli omega-3 marini. Insomma, capita che chi segue una dieta vegana debba ricorrere agli integratori.

E per quanto riguarda i BAMBINI? POSSONO ESSERE VEGANI?

Come spiega la Fondazione Veronesi, è meglio rimandare la scelta quantomeno all’inizio dell’età scolare, se negli adulti la scelta è sostenibile, a fronte di un’integrazione mirata, più complesso è adeguare l’alimentazione di un bambino che segue una dieta vegana. Nei primi anni di vita è infatti più alta la richiesta di proteine ad alto valore biologico, ricche cioè di amminoacidi essenziali – quelli che l’uomo non sintetizza da sé e più facilmente assorbibili e digeribili. Lo stesso discorso può essere esteso alla vitamina B12, il cui apporto è fondamentale per un corretto sviluppo neurologico.

Detto questo è vero che le scelte personali sono importanti e chi se la sente è giusto che le faccia. Quello che non è giusto è che chi le fa pensi:

  • Di essere l’unica nel giusto e di conoscere tutte le risposte–>spesso i membri d ciascuna ideologia, come tutti gli estremisti, si chiudono al dialogo e all’apprendimento.
  • di aver salvato il mondo a differenza di tutti gli altri esseri umani cattivi e insensibili

LA DIETA VEGANA È ECOSOSTENIBILE? No. Anzi, nel lungo periodo risulterebbe peggiore di quella onnivora,

  • sia per quanto riguarda lo sfruttamento ambientale (l’agricoltura rappresenta infatti l’intervento più devastante che l’uomo abbia fatto sul pianeta, perché capace di distruggere interi ecosistemi).
  • sia per la sopravvivenza dell’umanità in quanto la dieta vegana risulterebbe da alcuni studi che potete approfondire nelle fonti qui sotto, quella in grado di sfamare meno persone, rivelandosi quindi la scelta meno sostenibile per l’umanità.

L’ideale, per la Terra ma anche per la nostra salute, sarebbe invece non eliminare ma piuttosto ridurre il consumo di proteine animali.

 

 

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